martedì 23 dicembre 2008

Buon Natale


Auguro a tutti trascorrere un sereno Natale e delle grandiose feste, per iniziare il 2009 con rinnovata energia e voglia di fare.






Tanti cari e sinceri auguri a tutti, Luca.



venerdì 19 dicembre 2008

Alpe Devero in autunno


L'Alpe Devero è un piccolo gioiello incastonato tra le Alpi dell'Ossola. E' un luogo magico, dove è possibile trovare una natura incontaminata che aiuta ad avere i giusti ritmi in tutte le stagioni.



Ultimamente sto apprezzando sempre di più questo angolo di paradiso, perchè oltre che stupendo sotto tutti i punti di vista, fotograficamente offre scorci di rara bellezza e spunti sempre nuovi.



La caratteristica delle foreste che ricoprono le pendici delle montagne dell'Alpe Devero è che sono composte per la maggior parte di larici, che in autunno si vestono dei caldi colori gialli ed arancioni tipici della stagione, contribuendo a scaldare il cuore di chi visita questi luoghi.




D300, Sigma 10-20 a 10mm, 200 ISO, f/16, 1/4 sec, CPL, GND8



La prima luce del mattino è quella migliore per catturare la straordinaria bellezza del luogo, ed anche moglie e figli sono contenti di aver fatto la salita a passo da bersagliere, ripagati da tanta bellezza. Queste foto sono state fatte presso il Lago delle Streghe o Lago Azzurro.




D300, Sigma 10-20 a 10mm, 200 ISO, f/16, 1/6 sec, CPL, GND8




D300, Sigma 10-20 a 10mm, 200 ISO, f/16, 1/5 sec, CPL, GND8




D300, Sigma 10-20 a 11mm, 200 ISO, f/16, 1/5 sec, CPL, GND8



Ci siamo poi diretti verso la diga ed il grande Lago di Devero, dove il paesaggio diventa molto più vasto e l'occhio spazia in libertà.




D300, Sigma 10-20 a 12mm, 200 ISO, f/16, 1/8 sec, CPL, GND4




D300, Sigma 10-20 a 14mm, 200 ISO, f/16, 1/25 sec, CPL




D300, Sigma 10-20 a 10mm, 200 ISO, f/16, 1/20 sec, CPL




D300, Sigma 10-20 a 10mm, 200 ISO, f/16, 1/15 sec, CPL



Anche in questa escursione abbiamo aspettando la calda luce del tramonto, e siamo stati premiati da questa meraviglia:




D300, Nikon 18-200 a 18mm, 200 ISO, f/16, 1/10 sec, CPL



mercoledì 10 dicembre 2008

Prima Ciaspolata - Alpe Blitz


E finalmente, viste le condizioni di innevamento, è giunto anche il momento di calzare le mie amate ciaspole e di immergermi nel mondo ovattato della montagna invernale.



Non vi nascondo che la solitudie ed i silenzi 'rumorosi' che si godono quando tutto è sommerso dalla soffice coltre bianca sono un'attrazione fenomenale alla quale difficilmente riesco a resistere.



Purtroppo ha nevicato davvero troppo, ho paura che alcune strade non siano ancora state pulite per bene, inoltre oggi è giorno di apertura degli impianti di risalita, quindi meglio stare lontani dalle località sciistiche. Alla fine optiamo per l'Alpe Blitz, in Val Vigezzo, tranquilla meta a poco meno di 1.200 metri.




D300, Nikon 12-24 a 20mm, 200 ISO, f/11, 1/125 sec, CPL



La quantità di neve è impressionante, come non si vedeva da tempo da queste parti: sembra talco da quanto è fine !!! Purtroppo siamo i primi a passare, e mi tocca fare la traccia, sprofondando fin quasi alla vita nonostante le ciaspole.




D300, Nikon 12-24 a 18mm, 200 ISO, f/11, 1/125 sec, CPL




D300, Nikon 12-24 a 12mm, 200 ISO, f/11, 1/100 sec




D300, Nikon 12-24 a 12mm, 200 ISO, f/11, 1/200 sec



Con l'occasione ho avuto modo di provare il mio nuovo acquisto, il Nikon 28mm f/2,8. E' impressionante quanto questa lente piccola e leggera sia in grado di regalare immagini superbe per colori, nitidezza e contrasto: non ho avuto nemmeno bisogno del polarizzatore !!!




D300, Nikon 28mm, 200 ISO, f/11, 1/640 sec




D300, Nikon 28mm, 200 ISO, f/11, 1/400 sec




D300, Nikon 28mm, 200 ISO, f/11, 1/320 sec



Infine, per concludere degnamente la giornata, ho aspettato che il sole si abbassasse per coglierne la dolce luce dorata riflessa su di una bella baita.




D300, Nikon 12-24 a 18mm, 200 ISO, f/11, 1/80 sec, CPL



Che dire, di strada ne abbiamo fatta poca perchè le condizioni della neve erano letteralmente massacranti, ma ci siamo divertiti come dei matti a seppellirci a vicenda, tanto non ci si bagnava nemmeno. Inutile dire che appena saliti in macchina i bambini si sono capottati a dormire, beati loro...



mercoledì 3 dicembre 2008

Voglia di tramonto


Qualche venerdì fa, dopo quasi due settimane di piogge abbondanti e maltempo generalizzato, la giornata si presentava propizia per fare qualche scatto: il mattino ancora cupo, ma una bella brezza pian piano scaccia le nuvole e rivela un cielo limpidissimo, di una tonalità cobalto stupenda, insinuando dentro di me il tarlo della voglia di tramonto.



Allora organizzo per bene la giornata, passo a prendere mio figlio a scuola ed insieme facciamo rotta verso una delle mie mete preferite per questi contesti: Ispra. Ormai le giornate sono corte, il sole tramonta presto ed in posizione differente rispetto all'estate, ma dopo un attimo di sgomento mi ritaro con le nuove coordinate, piazzo l'attrezzatura e comincio a scattare.



Come immaginavo, la luce è molto bella e capisco che ne è valsa la pena venire fin qui quando il sole comincia a scendere dietro il profilo dei monti che fanno da cornice al Lago Maggiore.




D300, Sigma 10-20 a 16mm, 200 ISO, f/16, 6 sec, CPL, ND8, GND8



Catturare la luce di questi momenti mi regala grandi soddisfazioni, perchè riesco a fermare per un istante il tempo e ad impossessarmene, provando il leggero brivido di una conquista. Man mano che passa il tempo, poi, i colori, le tonalità e le sensazioni continuano a cambiare, e mi sento completamente in sintonia con la natura che mi circonda, completamente rapito.




D300, Sigma 10-20 a 16mm, 200 ISO, f/14, 20 sec, CPL, GND8




D300, Sigma 10-20 a 14mm, 200 ISO, f/14, 25 sec, CPL, GND8



Ed ecco, infine, l'ultima esplosione, l'ultimo saluto del sole che se ne va e che lascia il posto al buio, non senza ricordarci la sua potenza.




D300, Sigma 10-20 a 19mm, 200 ISO, f/14, 60 sec, CPL, GND8



Un ringraziamento speciale va a Matteo, mio figlio, perfetto assistente di giornata e attento osservatore del tramonto, che al ritorno a casa mi ha ringraziato per averlo portato a godere di questa bellezza..



Durante questa uscita ho avuto modo di incontrare e conoscere di persona Alberto Segramora (da grande paesaggista qual'è anche lui aveva odorato il profumo di un grande tramonto, penso...), ed è stato molto piacevole chiacchierare amabilmente con lui, come se fossimo amici da tempo.



lunedì 24 novembre 2008

Monte Avaro


Mentre stavo sfogliando una vecchia rivista di escursionismo, sono rimasto incantato da un'immagine meravigliosa dell'autunno ripresa sulle Alpi Orobie.



Ovviamente scatta subito in me il desiderio di recarmi in quel posto, e allora comincia la ricerca: cartine, mappe, Google-ate varie mi indicano la strada. L'unico problema è quando andarci, perchè siamo a mercoledì ed il week-end è già impegnato per altro. Una rapida scorsa all'agenda mi evidenzia che venerdì ho un'appuntamento alle 11, controllo il meteo per quel giorno e decido: quello è il giorno giusto !!!



Sveglia alle 5 e 30, colazione in Autogrill, e dopo due ore eccomi a destinazione: i Piani dell'Avaro sono davanti ai miei occhi in tutto il loro splendore, mentre le prime luci del mattino inondano i versanti del Monte Avaro.




D300, Sigma 10-20 a 14mm, 200 ISO, f/16, 1/5 sec, CPL, GND2



La luce è davvero incredibile, sembra quasi che provenga dal basso rispetto a dove sono, disegnando ombre lunghissime sul terreno.




D300, Sigma 10-20 a 13mm, 200 ISO, f/16, 1/5 sec, CPL, GND2




D300, Sigma 10-20 a 13mm, 200 ISO, f/16, 1/6 sec, CPL, GND2



Purtroppo l'idillio dura poco: all'improvviso si alza un gelido vento da est che mi obbliga a scappare per evitare il congelamento (ovviamente ero in tenuta quasi estiva...).




D300, Nikon 24-70 a 29mm, 200 ISO, f/16, 1/8 sec, CPL, GND2



Ovviamente alle 11 ero perfettamente puntuale all'appuntamento di lavoro.



venerdì 14 novembre 2008

Magie d'autunno in Val Buscagna


Ogni stagione in montagna ha il suo fascino e le sue prerogative, ma l'autunno è proprio il momento in cui accade qualcosa di magico: i colori esplodono in sfumature quasi improbbabili, l'aria si fa estremamente fine e pulita, frutto della minor evaporazione dell'umidità del terreno, in giro non c'è quasi più nessuno, ma solo chi ama veramente passeggiare in questa meraviglia (i punti di ristoro sono chiusi, comincia a far freddo, le giornate si accorciano).



Avrete capito che l'autunno è la stagione che preferisco, e vista la mia passione per la fotografia, questa preferenza si è accentuata maggiormente quest'anno, contagiando anche altri amici fotografi che mi hanno chiesto di portarli a fare una gita.



E quale posto meglio della Val Buscagna poteva offrire il meglio dei colori di questa meravigliosa stagione ? Infatti ecco la prima visione che ci ha accolto appena arrivati all'inizio della valle:




D300, Nikon 18-200 a 18mm, 200 ISO, f/16, 1/15 sec, CPL, GND2



Estasiati, ci siamo inoltrati in questa magia, accompagnati solo dal rumore dei nostri passi e dai click degli otturatori, che non finivano di 'lavorare'.




D300, Sigma 10-20 a 12mm, 200 ISO, f/16, 1/6 sec, CPL, GND8




D300, Sigma 10-20 a 14mm, 200 ISO, f/16, 1/25 sec, CPL



Ho avuto la sensazione, in alcuni momenti, che in questa stagione l'anima dei pittori impressionisti riviva in questi paesaggi.




D300, Sigma 10-20 a 13mm, 200 ISO, f/16, 1/5 sec, CPL, GND8




D300, Sigma 10-20 a 12mm, 200 ISO, f/16, 1/13 sec, CPL




D300, Sigma 10-20 a 12mm, 200 ISO, f/16, 1/6 sec, CPL, GND8



Qui potete vedere alcune immagini della Val Buscagna in versione primaverile, mentre qui in versione estiva.



mercoledì 5 novembre 2008

Alpe Campo


Antefatto: quest'estate sfogliando una rivista locale, rimango colpito dalla pubblicità di un libro sui paesi della Valsesia che mostra in copertina un'immagine di una barca con, sullo sfondo, il Monte Rosa. Subito penso che si tratta di un fotomontaggio e passo oltre.
Successivamente però controllo di nuovo, in modo più approfondito, e mi convinco sempre di più che si tratta di una foto reale.



A quel punto scatta la molla: devo trovare quel luogo !!! E così ho cominciato a fare ricerche serrate sia su Internet che sulle mie cartine fino a quando, basandomi sull'orientamento della cima del Rosa, scopro finalmente l'arcano: si tratta dell'Alpe Campo, ad Alagna.



E allora, in una bella giornata di ottobre, partiamo alla scoperta di questo alpeggio. All'inizio del sentiero il cartello riporta un'ora e trenta: controllo il Monte Rosa, guardo il cielo, incrocio lo sguardo di mia moglie che mi dice 'Vai pure, noi saliamo col nostro passo...', e parto quasi di corsa, perchè le condizioni di luce sono splendide, ma in montagna, si sa, tutto cambia in men che non si dica.



In meno di un'ora arrivo all'agognata meta, fradicio di sudore, e la straordinaria bellezza dello spettacolo che si presenta davanti ai miei occhi mi travolge:




D300, Sigma 10-20 a 20mm, 200 ISO, f/16, 1/10 sec, CPL, GND8



Ci saranno 5/6 gradi, ma sono talmente preso dal luogo che non me ne accorgo e continuo a scattare in maglietta sotto gli occhi esterrefatti degli altri escursionisti. Ed ecco l'oggetto del mio desiderio fotografico, la barca più alta della Valsesia:




D300, Sigma 10-20 a 13mm, 200 ISO, f/16, 1/6 sec, CPL, GND8



Una volta placato l'entusiamo, con l'arrivo della famiglia mi sono 'ricomposto', ed ho continuato ad apprezzare le bellezze del luogo.




D300, Nikon 50mm, 200 ISO, f/11, 1/80 sec




D300, Sigma 10-20 a 13mm, 200 ISO, f/16, 1/20 sec, CPL



Davvero un'ottima gita, in un ambiente meraviglioso e tranquillo, dove gli unici rumori erano quelli dei propri passi e di qualche gracchio che di tanto in tanto faceva una capatina a trovarci.



mercoledì 29 ottobre 2008

Valle Otro


Dopo tanti tentativi infruttuosi di fare un'escursione insieme, finalmente con l'amico Andrea Moro siamo riusciti ad organizzare una giornata in montagna, il primo week-end di ottobre.



Il freddo pungente di quei giorni mi ha fatto propendere per una meta non troppo alta, ma ricca di suggestioni e scorci meravigliosi: la Valle Otro.



Situata a 1664 metri, è immersa in uno scenario alpestre tra i più suggestivi di tutto l'arco alpino e in particolare della Valsesia. Il suo impianto architettonico e urbanistico è tra i più belli e meglio conservati dell'intero arco alpino. Costituisce, inoltre, la più consistente testimonianza degli insediamenti Walser i quali abitarono questi luoghi già a partire dal XII secolo D.C.. Gran parte della valle è costituita da un'immensa area ideale per il pascolo e la coltivazione di orti. Ospita sei frazioni, distanti poche centinaia di metri l'una dall'altra, alcune ancora abitate e conservate perfettamente, altre quasi del tutto abbandonate. Al centro di ogni frazione esiste una grossa fontana, e in qualche caso anche un forno comune, un tempo adibito alla cottura del pane.




D300, Sigma 10-20 a 20mm, 200 ISO, f/11, 1/80 sec, CPL




D300, Nikon 18-200 a 29mm, 200 ISO, f/16, 1/30 sec, CPL



Gli spunti fotografici sono stati davvero tanti, ed è stato molto bello passare una piacevole giornata a scattare e discutere di fotografia con Andrea, bravissimo ragazzo oltre che ottimo e preparatissimo fotografo.




D300, Nikon 18-200 a 70mm, 200 ISO, f/11, 1/40 sec, CPL



L'occasione è stata ghiotta anche per fare qualche test con il 'cinquantino', che rimane un'ottica di una nitidezza davvero sorprendente.




D300, Nikon 50mm, 200 ISO, f/11, 1/250 sec




D300, Nikon 50mm, 200 ISO, f/11, 1/160 sec



mercoledì 22 ottobre 2008

Lago Goillet - Cervinia


Tutti gli appassionati di montagna hanno un'ammirazione viscerale per il monte Cervino, mantagna alla quale, tra mille altri, è stato dato l'appellativo di 'Scoglio più nobile d'Europa'.



La sua mole ed il suo profilo inconfondibile appaiono già all'inizio della strada che da Chatillon conduce a Cervinia, fungendo da catalizzatore irresistibile. La conca del Breuil, dove si trova appunto Cervinia, è un meraviglioso anfiteatro di boschi e pascoli d'alta quota, circondato da immense pareti di roccia, quasi a celarne il contenuto prezioso.



Purtroppo la cementificazione al limite del selvaggio e la miriade di impianti di risalita presenti, a mio parere hanno tolto molto fascino al luogo, ma basta percorrere uno dei sentieri che salgono verso il cielo, per trovarsi di nuovo in un ambiente maestoso e possente.



Questa volta siamo stati al Lago Goillet, grande bacino artificiale situato a poco meno di 2.600 metri, proprio di fronte alla piramide del Cervino.




D300, Sigma 10-20 a 12mm, 200 ISO, f/18, 1/40 sec, CPL



La giornata è stata tersa per tutto il giorno, a così abbiamo potuto gustarci ininterrottamente lo spettacolo del Cervino, che quasi si poteva toccare.




D300, Nikon 18-200 a 24mm, 200 ISO, f/16, 1/50 sec, CPL




D300, Nikon 18-200 a 20mm, 200 ISO, f/16, 1/30 sec, CPL



Il freddo a questo quote è intenso già a partire dai primi giorni d'autunno, ed attorno ai ruscelli si potevano notare strane sculture naturali.




D300, Nikon 50mm, 200 ISO, f/5,6, 1/160 sec



Quando ormai il sole era quasi calato, i colori sono esplosi e sono riuscito ad immortalare un momento magico.




D300, Sigma 10-20 a 14mm, 200 ISO, f/16, 1/8 sec, CPL, GND4



mercoledì 15 ottobre 2008

Gran Paradiso - Rifugio Vittorio Sella


All'inizio di quest'anno, pressato dall'insistenza tipica dei bambini, avevo promesso loro che li avrei portati a passare una notte a dormire in rifugio, per fargli provare questa esperienza molto particolare.



Purtroppo poi ci si scontra con la quotidianità degli impegni (non è sempre facile riuscire a soddisfare le esigenze di tutti), ed è stato un continuo rimandare finchè, l'ultima settimana di agosto, dopo aver controllato il meteo, prendiamo la decisione: andiamo a fare due giorni in rifugio !!! Tralascio il racconto dell'elettricità e dell'entusiasmo che si sono subito diffusi in casa: i bambini viaggiavano ad una spanna da terra.



La scelta della meta è caduta sul Rifugio Sella sul Gran Paradiso, stupenda meta situata nel cuore del Parco Nazionale. La salita è alquanto faticosa, soprattutto a causa del nuovo sentiero, resosi necessario a causa di una frana che minaccia il vecchio tracciato: il nuovo percorso affronta in modo diretto un pendio decisamente 'importante', senza più la possibilità di aggirarlo, e sono davvero in molti che nel tratto centrale della salita vanno in crisi.



Posto al centro della splendida conca del Lauson, Il Rifugio è una confortevole doppia costruzione in muratura ad un piano con 150 posti. Uno degli edifici è costituito dall'antica casa di caccia del re vittorio Emanuele II opportunamente rimodernata. E' sempre abbondante la presenza degli animali tipici di queste zone (marmotte, stambecchi, camosci, ecc.).




D300, Nikon 18-200 a 18mm, 200 ISO, f/16, 1/30 sec, CPL




D300, Nikon 18-200 a 48mm, 200 ISO, f/16, 1/40 sec, CPL




D300, Nikon 18-200 a 18mm, 200 ISO, f/16, 1/30 sec, CPL



Quasi d'obbligo la visita allo splendido Laghetto di Lauson dove, sul far della sera, non è infrequente imbattersi in branchi di stambecchi e camosci che scendono ad abbeverarsi.




D300, Sigma 10-20 a 13mm, 200 ISO, f/18, 1/10 sec, CPL, GND4




D300, Sigma 10-20 a 13mm, 200 ISO, f/18, 1/10 sec, CPL, GND4




D300, Nikon 18-200 a 18mm, 200 ISO, f/8, 1/160 sec, CPL



Al mattino sveglia molto presto per 'rubare' i colori dell'alba che incendiano le cime che fanno da cornice alla conca del Lauson.




D300, Nikon 18-200 a 18mm, 200 ISO, f/16, 1/30 sec, CPL




D300, Nikon 18-200 a 18mm, 200 ISO, f/16, 1/2,5 sec, CPL



E mentre io scattavo, di fianco a me c'era uno spettatore inatteso:




D300, Nikon 18-200 a 200mm, 200 ISO, f/8, 1/125 sec