giovedì 25 settembre 2008

Cascata del Toce


“La Più Bella, la più poderosa fra le cascate delle Alpi”. Così viene definita la Cascata del Toce, ed effettivamente, quando ci si ritrova al suo cospetto, l'imponenza che emana e il fragore dell'acqua che cade incutono stupore, ammirazione e timore allo stesso tempo.



La Cascata del Toce è la seconda in Europa per altezza: ha un salto d’acqua di 143 metri per un fronte massimo, alla base, di 60 metri. Viene alimentata dai bacini artificiali che si trovano a monte, in alta Val Formazza (Morasco, Sabbione, Toggia, ecc.), tutti splendidi laghi incastonati tra le vette della valle.



Sulla sommità si trova un fantastico punto d’osservazione dal quale si può ammirare la cascata in tutta la sua maestosità: il ponticello in legno proteso sopra il salto d’acqua. Io non ci sono mai salito, perchè mi fa abbastanza impressione il senso di vuoto che si deve provare ad esserci sopra.






D300, Nikon 18-200 a 31mm, 200 ISO, f/11, 1/250 sec, CPL






D300, Nikon 24-70 a 50mm, 200 ISO, f/14, 1/200 sec, CPL



Non lontano, è possibile visitare gli Orridi di Uriezzo, strette gole scavate dall'erosione congiunta dei ghiacci e dell'acqua, che ne hanno modellato e levigato le rocce..






D300, Nikon 24-70 a 70mm, 200 ISO, f/16, 1/2 sec, CPL






D300, Nikon 70-200 a 140mm, 200 ISO, f/16, 1/80 sec, CPL



lunedì 15 settembre 2008

Un aperitivo sul lago


Complice il compleanno di mia moglie ed il forte desiderio di fare qualche scatto all'aperto, venerdì pomeriggio ho deciso che avremmo passato la serata in qualche posto carino. Le previsioni meteo per il week-end davano molto brutto (e si sono avverate...), quindi dovevo trovare in fretta una località che ci permettesse di trascorrere qualche ora di relax.



Allora mi sono ricordato di un recente post dell'amico Andrea Moro che indicava Ispra come paese dotato di un lungolago carino e rivolto proprio verso il tramonto. Detto, fatto, partiamo verso le 18 e ci dirigiamo alla volta di Ispra, località famosa per ospitare nel proprio territorio comunale il centro di ricerca dell'Euratom.



Devo dire che rispetto all'ultima mia visita (oltre 10 anni fa), il lungolago è migliorato parecchio: c'è un bel locale dove è possibile cenare oppure, più semplicemente, sorseggiare un drink in riva al lago.



Il tramonto è stato comunque bello, nonostante le condizioni di luce non fossero proprio quelle ottimali, e sono riuscito anche a realizzare qualche scatto discreto.







D300, Sigma 10-20 a 14mm, 200 ISO, f/18, 1 sec, ND8, GND8, CPL






D300, Sigma 10-20 a 15mm, 200 ISO, f/16, 30 sec, GND8, CPL






D300, Sigma 10-20 a 14mm, 200 ISO, f/16, 30 sec, GND8, CPL



Mi accorgo, più passa il tempo, che la fotografia al tramonto e durante il periodo successivo al calar del sole, sta diventando quella che preferisco: la quete del momento e gli splendidi colori che a volte è possibile catturare sono davvero impareggiabili.



giovedì 11 settembre 2008

Passo del Sempione


La zona del Passo del Sempione rappresenta una sorta di piccolo Eden per gli amanti della montagna. Vi si possono trovare numerosi itinerari, dai più semplici di tipo escursionistico fino a notevoli mete alpinistiche.



Si raggiunge in maniera decisamente agevole tramite una quasi autostrada, sempre molto ben curata sia in estate che in inverno (soprattutto la parte nel territorio svizzero).



Storicamente è sempre stato un valico dall'enorme valore strategico, naturale passaggio per le genti nella direttrice che portava dal centro Europa all'Italia e viceversa. Persino Napoleone si preoccupò di far costruire una strada (che in parte ricalca l'attuale tracciato) che sfruttasse il Passo del Sempione per i collegamenti dalle proprie truppe.



Le foto che vi propongo sono state fatte dal versante opposto rispetto a quello dove si trova l'Ospizio (giusto per l'orientamento).







D300, Nikon 18-200 a 38mm, 200 ISO, f/11, 1/200 sec






D300, Nikon 18-200 a 27mm, 200 ISO, f/16, 1/30 sec, CPL






D300, Nikon 18-200 a 18mm, 200 ISO, f/16, 1/20 sec, CPL






D300, Nikon 18-200 a 18mm, 200 ISO, f/18, 1/50 sec, CPL



Ed ecco infine una panoramica della zona del passo, realizzata fondendo 6 scatti singoli.






D300, Nikon 18-200 a 18mm, 200 ISO, f/18, 1/50 sec, GND2



C'è un'ultima particolarità da dire sul Passo del Sempione: essendo a 2.000 metri di quota e per la particolare conformazione della zona, è presente spessissimo un fastidioso vento da nord, che contribuisce a rendere particolarmente 'fresco' il clima.



lunedì 8 settembre 2008

Giorno 6: Petit Luberon


Ed eccoci all'ultimo giorno del nostro viaggio, che abbiamo dedicato alla scoperta del Petit Luberon.



Questa regione è decisamente meno turistica rispetto al Grand Luberon, nonostante sia comunque costellata di splendidi bolghi e villaggi da sogno. In questa zona è stato ambientato il libro "Un anno in Provenza", di Peter Mayle, che tra le altre cose si è stabilito proprio in questa regione. Inoltre anche il film "Un'ottima annata" è ambientanto in questi meravigliosi luoghi.



Rispetto alla parte più 'rinomata', qui è tutto più a misura d'uomo, si trovano ancora le piccole botteghe dei contadini che vendono i prodotti del loro lavoro (abbiamo fatto scorta di miele di lavanda, vino e aglio, che qui chiamano 'tartufo della Provenza').



Facendo un grande sforzo siamo riusciti a visitare tutti i borghi più importanti di questa zona: Oppede-le-Vieux (villaggio abbandonato dove nel tardo medioevo si è svolto il masacro completo di tutta la popolazione), Menerbes, Lacoste (dimora del conte De Sade), Bonnieux, Lourmarin, Vaugines, Cucuron ed Ansouis. Le distanze tra un paese e l'altro non sono eccessive (in media tra 10/12 chilometri), ma vi assicuro che alla fine della giornata sembra di aver percorso centinaia di chilometri.



Anche in questa parte della Provenza i paesi sono arroccati sulle cime delle colline, e di solito in cima ci sono sempre le chiese ed i castelli / torri dell'orologio. E' necessario armarsi di pazienza ed avere voglia di camminare, perchè i parcheggi sono in basso e bisogna sempre scarpinare, quasi mai in piano.






D300, Nikon 18-200 a 29mm, 200 ISO, f/16, 1/15 sec, CPL






D300, Nikon 18-200 a 27mm, 200 ISO, f/16, 1/40 sec, CPL






D300, Nikon 18-200 a 48mm, 200 ISO, f/16, 1/20 sec, CPL






D300, Nikon 24-70 a 28mm, 200 ISO, f/11, 1/200 sec, CPL






D300, Nikon 18-200 a 22mm, 200 ISO, f/16, 1/20 sec, CPL






D300, Nikon 18-200 a 27mm, 200 ISO, f/4,5, 1/30 sec






D300, Sigma 10-20 a 36mm, 200 ISO, f/16, 1/80 sec, CPL






D300, Nikon 18-200 a 20mm, 200 ISO, f/18, 1/50 sec, CPL






D300, Nikon 18-200 a 36mm, 200 ISO, f/16, 1/40 sec, CPL



Infine tornando verso l'albergo, stanchi e sfiniti per la fatica della giornata, la Provenza ci ha voluto regalare il suo più caldo arrivederci facendoci trovare questo meraviglioso campo di girasoli al tramonto.






D300, Sigma 10-20 a 10mm, 200 ISO, f/18, 1/50 sec, Fill-in flash






D300, Nikon 70-200 a 90mm, 200 ISO, f/18, 1/13 sec



Non dimenticheremo mai le immagini e le emozioni che hanno caratterizzato questo nostro viaggio, e spero di essere riuscito a trasmettervene un pochino con le mie foto.



martedì 2 settembre 2008

Giorno 5: Grand Luberon


La tappa successiva l'abbiamo dedicata alla scoperta della Provenza più vera e profonda: il Luberon. Questa regione è ricca di storia e di tradizione, disseminata di piccoli borghi arroccati sulle cime delle colline, e quasi tutti fanno parte dei borghi più belli della Francia.



Visto che non era possibile visitare tutto il Luberon in una giornata, abbiamo deciso di utilizzare il primo giorno per conoscere la parte settentrionale, o Grand Luberon.



La prima tappa è stata la visita ad un vecchio villaggio, la cui case sono fatte solo di sassi, molto simili come strutture ai Trulli di Alberobello: il Village de Boires.






D300, Nikon 18-200 a 32mm, 200 ISO, f/16, 1/15 sec



Subito dopo ci siamo recati a Gordes, splendido borgo che ti abbaglia con tutta la sua bellezza già mentre percorri la strada per arrivarci.






D300, Nikon 18-200 a 18mm, 200 ISO, f/11, 1/50 sec



Visto che desideravo tanto vedere il mitico Mont Ventoux, vero incubo dei ciclisti che partecipano al Tour de France, abbiamo fatto una deviazione verso nord, per raggiungere il bel paesino di Sault, dove abbiamo trovato i campi di lavanda più belli.






D300, Sigma 10-20 a 10mm, 200 ISO, f/16, 1/25 sec, CPL






D300, Sigma 10-20 a 10mm, 200 ISO, f/16, 1/30 sec, CPL






D300, Sigma 10-20 a 20mm, 200 ISO, f/16, 1/20 sec







D300, Nikon 18-200 a 31mm, 200 ISO, f/16, 1/25 sec






D300, Sigma 10-20 a 20mm, 200 ISO, f/5,6, 1/50 sec



Sulla strada di ritorno abbiamo incrociato un altro splendido borgo, tutto addossato alla cresta della montagna: St. Saturnin des Apt. Anche questo paesino è davvero delizioso, con le sue case appiccicate le une alle altre ed i resti della cittadella medievale a dominare il tutto.






D300, Nikon 18-200 a 18mm, 200 ISO, f/16, 1/40 sec






D300, Nikon 18-200 a 18mm, 200 ISO, f/16, 1/40 sec, CPL



Non poteva mancare poi una puntatina a Roussillon, il paese delle ocre, sede appunto dell'accademia delle ocre, luogo già noto agli antichi romani che utilizzavano appunto le rocce di questa zona per realizzare alcuni coloranti naturali. E' davvero impressionante visitare il canyon che permette di osservare da vicino gli splendidi colori e di camminare su uno strato di talco rosso davvero impressionante.






D300, Nikon 18-200 a 18mm, 200 ISO, f/11, 1/50 sec






D300, Nikon 18-200 a 18mm, 200 ISO, f/5.6, 1/25 sec



Per chiudere degnamente la giornata, ci siamo recati verso uno dei simboli principali della Provenza: l'Abbazia di Senanque. Il colpo d'occhio è davvero meraviglioso, con l'austerità del monastero cistercense mitigato dagli splendidi campi di lavanda che lo circondano.






D300, Nikon 70-200 a 135mm, 200 ISO, f/18, 1/2,5 sec



lunedì 1 settembre 2008

Fine delle vacanze


E dopo tanta assenza, rieccomi qui. Anche per quest'anno le tanto agognate vacanze sono finite ed ho ripreso a lavorare ed a misurarmi con la quotidianità.


Sono comunque stati dei giorni bellissimi, intensi e gratificanti, proprio quello che ci voleva per ricaricare le batterie in vista della lunga stagione di lavoro che mi aspetta.


Nei prossimi giorni cercherò di terminare il resoconto del viaggio in Francia con le ultime due tappe, mentre procederò alla sistemazione del nuovo materiale estivo, che non è affatto poco !!!!


Vi lascio comunque questo ultimo scatto che ha chiuso la serie agostana, dove sono riuscito a catturare gli ultimi raggi del sole che illuminavano la chioma degli alberi nel laghetto.






D300, Nikon 18-200 a 18mm, 200 ISO, f/8, 1/30 sec, CPL