martedì 2 settembre 2008

Giorno 5: Grand Luberon


La tappa successiva l'abbiamo dedicata alla scoperta della Provenza più vera e profonda: il Luberon. Questa regione è ricca di storia e di tradizione, disseminata di piccoli borghi arroccati sulle cime delle colline, e quasi tutti fanno parte dei borghi più belli della Francia.



Visto che non era possibile visitare tutto il Luberon in una giornata, abbiamo deciso di utilizzare il primo giorno per conoscere la parte settentrionale, o Grand Luberon.



La prima tappa è stata la visita ad un vecchio villaggio, la cui case sono fatte solo di sassi, molto simili come strutture ai Trulli di Alberobello: il Village de Boires.






D300, Nikon 18-200 a 32mm, 200 ISO, f/16, 1/15 sec



Subito dopo ci siamo recati a Gordes, splendido borgo che ti abbaglia con tutta la sua bellezza già mentre percorri la strada per arrivarci.






D300, Nikon 18-200 a 18mm, 200 ISO, f/11, 1/50 sec



Visto che desideravo tanto vedere il mitico Mont Ventoux, vero incubo dei ciclisti che partecipano al Tour de France, abbiamo fatto una deviazione verso nord, per raggiungere il bel paesino di Sault, dove abbiamo trovato i campi di lavanda più belli.






D300, Sigma 10-20 a 10mm, 200 ISO, f/16, 1/25 sec, CPL






D300, Sigma 10-20 a 10mm, 200 ISO, f/16, 1/30 sec, CPL






D300, Sigma 10-20 a 20mm, 200 ISO, f/16, 1/20 sec







D300, Nikon 18-200 a 31mm, 200 ISO, f/16, 1/25 sec






D300, Sigma 10-20 a 20mm, 200 ISO, f/5,6, 1/50 sec



Sulla strada di ritorno abbiamo incrociato un altro splendido borgo, tutto addossato alla cresta della montagna: St. Saturnin des Apt. Anche questo paesino è davvero delizioso, con le sue case appiccicate le une alle altre ed i resti della cittadella medievale a dominare il tutto.






D300, Nikon 18-200 a 18mm, 200 ISO, f/16, 1/40 sec






D300, Nikon 18-200 a 18mm, 200 ISO, f/16, 1/40 sec, CPL



Non poteva mancare poi una puntatina a Roussillon, il paese delle ocre, sede appunto dell'accademia delle ocre, luogo già noto agli antichi romani che utilizzavano appunto le rocce di questa zona per realizzare alcuni coloranti naturali. E' davvero impressionante visitare il canyon che permette di osservare da vicino gli splendidi colori e di camminare su uno strato di talco rosso davvero impressionante.






D300, Nikon 18-200 a 18mm, 200 ISO, f/11, 1/50 sec






D300, Nikon 18-200 a 18mm, 200 ISO, f/5.6, 1/25 sec



Per chiudere degnamente la giornata, ci siamo recati verso uno dei simboli principali della Provenza: l'Abbazia di Senanque. Il colpo d'occhio è davvero meraviglioso, con l'austerità del monastero cistercense mitigato dagli splendidi campi di lavanda che lo circondano.






D300, Nikon 70-200 a 135mm, 200 ISO, f/18, 1/2,5 sec



4 commenti:

Andrea Moro ha detto...

Ciao Luca bentornato!! Questa tua tappa mi piace moltissimo. I campi di lavanda sono molto fotogenici e te li hai ripresi in maniera eccellente. Ottime inquadrature! Si vede la tua passione per questo viaggio...

Un saluto

Andrea

Luca ha detto...

Ciao Andrea, grazie della visita. I campi di lavanda sono davvero magnifici, sembrano finti e sono contento che ti siano piaciute le foto.

Luca

Enrico ha detto...

Fantastico tuor quello di questa puntata!!
Le foto dei campi di lavanda sono davvero eccezionali!! e mi piace un sacco anche quella scattata sulla soglia del cancello!!
complimentoni!!
Ciao,
Enrico

Luca ha detto...

Grazie Enrico, come già detto prima, i campi di lavanda sono qualcosa di eccezionale da vedere, davvero unici !!!!

Luca